martedì 28 aprile 2015

Oltre la domenica. (Ecclesiaste 10:6)



OLTRE LA DOMENICA

Acquista verità, e non venderla; acquista saggezza, l'istruzione e la comprensione.
(Proverbi 23:23, ESV)

 

I paradigmi della religione di Israele nell’Antico Testamento cioè il diritto , la profezia e la saggezza non erano esclusivi dell’ebraismo ma erano condivisi da altre  culture del Vicino Oriente. Questo significa che non è la forma  che rende particolari le religioni, ma il suo contenuto. La saggezza è uno di questi  che diventa un modo condiviso di pensare .

In breve, la saggezza era ed è un modo di vedere la  vita , che coinvolge l'istruzione dei giovani nella correttezza e nella  moralità inoltre risponde alle domande filosofiche circa il senso della vita.

La bibbia e soprattutto l’Antico Testamento parla di saggezza  a livello artistico e artigianale, come nel caso di (Esodo 35: 25-26) esperti tessitori,  poi  (Esodo 35: 30-35) architetti e  (Geremia 10: 9) orafi.

A un secondo livello, la bibbia parla della saggezza come acutezza di pensiero nello spaccato della vita e nel modo di affrontare i  problemi.  Salomone  è stato associato con la saggezza in questo senso (1 Re 3: 1-15 e 1 Re 4: 32-34), anche se il termine usato in questo caso è "comprensione", che si manifesta spesso come  saggezza.

 

Ad un terzo livello, la saggezza e il  termine  saggio è applicato a uomini e donne che rappresentano un modo di pensare e di comportamento che è ordinato, socialmente sensibile  e moralmente retto.

Pertanto, l'obiettivo principale della saggezza nel Vecchio Testamento era fornire e illustrare  un codice di condotta morale. Questo è particolarmente fornito dal libro dei Proverbi, che dà istruzioni sul comportamento personale  e sulla disciplina dei bambini (Proverbi 22: 6) .

Inoltre mostra la regola d’oro per il trattamento  del prossimo (Proverbi 24:29).

L'obiettivo della saggezza è  quello di costruire una società ordinata, funzionale e sensibile al prossimo che riflette le esigenze morali di Dio, come previsto nella legge di Mosè.

(Adattato dal Dictionary Baker  di Teologia Biblica)

lunedì 13 aprile 2015

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO. (Matteo 6: 11)


 
 

Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo  regno, sia fatta la tua volontà  in terra  come in cielo, dacci oggi il nostro pane quotidiano.

Come leggiamo questa preghiera che il Signore ci ha dato ? Il Signore non ha detto "Pregate questa preghiera", ma "Pregate in questo modo."

Ci ha insegnato qualcosa di meraviglioso sulla preghiera: non è la lunghezza della nostra preghiera, la logica della nostra preghiera, o il linguaggio della nostra preghiera, ma la fede, la messa a fuoco e la forza della nostra preghiera, che induce a essere ascoltati in cielo .

Il "Pane" in questa preghiera è  simbolo di  bisogno . Avete bisogni oggi?

Dio si compiace nel soddisfare le vostre esigenze.

Qui ci sono quattro passi importanti da seguire quando si prega per " il pane quotidiano".
 
 
1) Seguire  la priorità di questa preghiera:
Gesù menziona il nome di Dio, poi venga il tuo regno e  infine sia  fatta la Tua volontà
Prima viene il nome di Dio, il Suo regno  e la Sua volontà. Solo dopo  viene il nostro bisogno, "Dacci oggi il nostro pane quotidiano". Se non si seguono le priorità di Gesù , si perde la  potenza proveniente dalla preghiera.
Dio non è un fattorino celeste, in giro per le nostre esigenze. La preghiera non è il modo in cui  viene fatta la volontà dell’uomo in cielo. La preghiera è il modo in cui  viene fatta la  volontà di Dio sulla terra. E ' importante che  capiamo questo.
Gesù  concluderà questa parte del Suo discorso esprimendo lo stesso principio.
"Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta".(Matteo 6:33)
Se non si stabiliscono  le priorità significa che non vogliamo vedere  le nostre preghiere esaudite.
La preghiera esaudita non è per gli indipendenti da Lui. Perché Dio dovrebbe rispondere alla  richiesta di pane quotidiano, se non si ha intenzione di usare la forza per servire Lui? Ecco perché viene prima "la tua volontà" e dopo  "il nostro pane." Significa dare a  Lui il primo posto.  Dio non funziona quando  è al secondo posto.
Matteo 6:33,  resterà  solo una promessa non realizzata se non si mette in  pratica il principio che contiene.
 È  il desiderio del tuo cuore che il suo nome sia glorificato, il suo regno venga , e la sua volontà  sia fatta?
 
2) La  Petizione deve essere espressa in parole.
Un altro motivo per cui alcune persone non hanno i loro bisogni soddisfatti è perché non chiedono. (Giacomo 4: 2)
E'  semplice.
Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a coloro che gliele chiedono   (Matteo  7:11)
È sufficiente dire:  Signore, ho un bisogno ? Oppure il Signore conosce ogni cosa. Molte persone non hanno, perché non chiedono . Quando non si prega si nega a se stessi . La preghiera è la chiave che apre il tesoro del cielo.
Dio risponde alla preghiera. Colui che ha creato l'universo, il grande Dio eterno, dice che posso invocare il suo nome    e lui mi risponderà   mostrandomi  cose grandi e potenti. (Geremia 33: 3)
 
 
3) Una prospettiva corretta
Questo non significa che si ha la chiave della Banca D’Italia oppure  che si può  ottenere tutto quello che vogliamo. Non dice “Dio  soddisferà  la nostra avidità. Gesù nel Padre nostro  dice che  soddisferà il nostro bisogno.
Paolo lo conferma in (Filippesi 4:19) Ora il mio Dio soddisferà ogni vostro bisogno  secondo le sue ricchezze e con gloria, in Cristo Gesù.
" dacci oggi il nostro pane quotidiano," può essere tradotta anche "dacci oggi il pane sufficiente per noi."
Il Nostro Signore ci ha insegnato a pregare per il pane, non per la torta. A volte vogliamo   cose di cui non abbiamo bisogno. Altre  volte abbiamo bisogno di cose che non vogliamo. Cerchiamo prima il regno di Dio e la sua giustizia  e questo gap si colmerà  e Dio si delizierà nel soddisfare le nostre esigenze.
 
 
4) La preghiera non è il sostituto del lavoro né l’amica della pigrizia.
Sai pregare  per il pane , sai come dire Amen?       Tu mi risponderai :  “Certamente”.
 Lavora per esso, dopo aver pregato.
"Con il sudore del tuo volto mangerai il pane ."   (Genesi 3:19)
"... Se non vuol lavorare, neppure mangi.”     (2 Tessalonicesi 3:10)
"Il pigro non ara a causa del freddo. Perciò alla  vendemmia non avrà nulla.”    ( Proverbi 20: 4)
"Chi coltiva la sua   terra avrà abbondanza di pane, ma chi va dietro ai fannulloni avrà  povertà."
(Proverbi 28:19)
Troppo pigro per arare? Allora non avrai nulla da mangiare. Dio non benedice pigrizia e indolenza .
Attenti alla falsa spiritualità che ti mette seduto e dice: "Dimostra la tua fede non facendo nulla."
Al contrario!  la  fede si dimostra  facendo qualcosa, perché la fede senza le opere è morta. (Giacomo 2:26)
 
Conclusione
Gesù è il pane del cielo per la fame della  terra. Egli divenne il Pane della Vita così che tu ed io potessimo avere la nostra fame più profonda soddisfatta.  Conosci Gesù?
Amico,  si può avere  il pane da vendere e morire lontani da Dio.  Se non conosci  Gesù, c'è una fame nascosta  che non sarà mai soddisfatta  fino a quando  non la soddisferai con  il Signore Gesù Cristo.
"L'uomo non vive di solo pane." (Matteo 4: 4) Quando vai  a letto stasera, prendi il pane che serve  al tuo cuore.  Il suo nome è Gesù. Sarà sufficiente per domani e per l’eternità.
A presto
F. Terregna